Lotto Soudal, Philippe Gilbert si prepara all’ultimo anno: “Non andrò a caccia di vittorie facili, ma di risultati importanti”
Philippe Gilbert cerca ancora risultati importanti nell’ultimo anno della sua carriera. Il portacolori della Lotto Soudal, come un po’ tutti i corridori della sua generazione, ha sofferto il lockdown dello scorso anno e non alza le braccia al cielo addirittura dal settembre del 2019, quando vinse una tappa della Vuelta in maglia Deceuninck, che gli valse anche il Ruban Jaune. La lunga astinenza e la voglia di regalare il primo successo al suo attuale team prima del ritiro a fine anno non porteranno però l’ex campione del mondo ad abbassare l’asticella, visto che lui stesso ha rivelato in un’intervista con Procycling che non andrà a caccia di vittorie facili.
“Ovviamente voglio vincere una gara, ma voglio essere lì davanti nel finale di una gara importante – ha esordito – Per me è questa la cosa più importante. Non sono mai stato un corridore a caccia di vittorie facili, a differenza di molti corridori che ho visto nella mia carriera, ma ho sempre cercato le sfide più belle. Ho passato forse il 90% della mia carriera a livello WorldTour, contro i migliori corridori, e questo non cambierà. Non farò corse minori solo per ottenere una vittoria. Se sarò nella top 5 a Nieuwsblad contro i migliori sarò contento, voglio lottare con loro”.
Il corridore belga ha poi raccontato le difficoltà delle ultime due stagioni condizionate dalla pandemia: “Sono stati due anni difficili, due anni da dimenticare. Spero di farne uno migliore. Non mi piace essere in questa situazione, e restare indietro, ma devo accettarlo e prendo anche questo come esperienza. Lavoravo duro, ma alla partenza ero molto più indietro di dove avrei voluto. Lo scorso anno ero molto indietro e alla mia età non aiuta. È stato difficile tornare al massimo, ma poi la stagione è stata di nuovo velocissima. Ho molta motivazione, anche se stavolta vincere sarà diverso. Quando vinci sempre ti sembra normale, quando invece non ci riesci capisci quanto in realtà sia difficile vincere una corsa. Non so come sarà la mia prossima vittoria, se sarò più nervoso del solito, perché è passato davvero parecchio tempo. È una cosa che non ho mai provato, sono un po’ incuriosito dalla mia reazione”.
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